Testimonianze

Caro Pasquale, sono Stefania. Desidero mandarti questa email per ringraziarti pubblicamente per tutto quello che fai e stai facendo per noi. Vorrei raccontare brevemente questa testimonianza a più persone possibili. La nostra conoscenza risale a gennaio 2015, ci siamo conosciuti in una maniera del tutto particolare e straordinaria. Nel febbraio 2014 mio papa’ Rosario viene a mancare, dando a tutta la famiglia un forte dolore. Siamo una famiglia di 5 donne, fra cui mamma. Quando papà è venuto a mancare, quel maledetto giorno, la nostra vita si è rattristita ed è diventata vuota. Decidemmo di richiedere un messaggio metafonico ad una metafonista e sorprendentemente ricevemmo il messaggio di papà in cui ci invitava a rivolgerci ad un  metafonista specifico,riconosciuto come un grandissimo uomo, Pasquale Baldo, per poter ricevere la grazia di comunicare con lui. Decidemmo allora di fare come chiesto e mi rivolsi a te. Già dalla prima registrazione riconoscemmo papà da numerosi particolari, elencarli tutti sarebbe infinito ma desidero ricordare i più importanti. Papà ci ripete insistentemente di pregare, di frequentare la chiesa, di confessarci e di avvicinarci il più possibile alla dottrina cattolica           ( particolare che di certo il signor Baldo non poteva certo sapere). In alcuni messaggi si fa riconoscere da frasi del tutto riconducibili alla sua persona, tra cui una in particolare, ricevuta per mia sorella Mariella. Mia sorella sposata venne a trovarmi all’ora di pranzo e mi chiese di contattarti per una registrazione. Nel messaggio invita mia sorella a mangiare e di non stare a badare a spese.. mia sorella scoppiò in un pianto, papà in vita le diceva sempre di mangiare che se ancora mangiava a casa, non avrebbe fatto interesse alla famiglia( scherzosamente).

Una registrazione fra le tantissime; papà dice a mamma in un messaggio che ha visto che ancora lei parla di lui con le sue amiche e con parenti e che lo descrive come una persona cara e lui scherzosamente si definisce( il caro estinto), mamma si commuove in quanto il giorno prima davvero parlava di lui e diceva essere un uomo caro e speciale… straordinaria prova della veridicità del messaggio. Un altro messaggio straordinario e di prova lo ricevette mia zia, la quale chiese un messaggio da uno zio. Bene: questo zio si presentò nella registrazione come papà e la cosa lasciò stupiti perchè di certo Pasquale( Tu) non potevi sapere che mia zia doveva essere presa in carico come  figlia da suo zio quando era piccola, in quanto non poteva avere lui dei figli e voleva tenere con sè la piccola nipotina come figlia, ma per cause di forza maggiore ciò non accadde e lo zio chiese scusa e si presentò come papà.

Con questa email desidero dare una testimonianza a tutti di quanto possa essere bella la metafonia per ritrovare i nostri cari defunti.

Desidero spendere parole per te, Pasquale, di grande stima per la tua dedizione verso chi soffre, spendendo tempo a ricevere i messaggi. Sei un uomo di grandi valori, che a titolo gratuito ha sempre una parola di conforto verso chi ne ha bisogno. Ringrazio Papà per averci indirizzato a te, sapeva che avremmo avuto bisogno di una guida spirituale, di un grandissimo amico. Saremo sempre grati di averti conosciuto e con gioia siamo felici di averti nel nostro cammino. Grazie Pasquale… ti vogliamo bene… Stefania.

Cara Stefania,non so come ringraziarti delle tue belle parole nelle quali di certo non mi riconosco, perchè sono soltanto una semplice persona che cerca di fare del suo meglio di fronte al dolore. Mi fa molto piacere,però,che tu riconosca la metafonia come qualcosa di autentico perchè questo significa che tanto sacrificio non è certamente sprecato. Grazie ancora,un abbraccio!

Ricevo in data 12 febbraio 2017 da Stefania Laganà e volentieri pubblico:

“Ho sognato di ritrovarmi in un ambiente non terreno ma molto simile a quello terreno. C’era tutto come qui in terra ed io volevo esplorare ciò che vedevo. Toccavo tutto e constatavo che era comunque una materia, non terrena ma solida. Capii di esser in un ambiente ultraterreno e andai alla ricerca del mio papà. Appena lo vidi, andai subito a toccarlo per sentire di cosa fosse fatto, se fosse palpabile e con mio grande stupore era così, era una materia, molto solida, forse anche di più di quella che conosciamo qui. Domandai tante cose a papà ma non ricordo quali, ricordo solo che io gli domandai: papà ti manco? E lui sorridendo mi disse: come fai a mancarmi se ti vedo sempre?.. Lo toccavo per capire di cosa fosse fatto e lui si faceva toccare e mi confermò che anche loro nell’ambiente ultraterreno sono fatti di materia, diversa dalla nostra, ma sempre materia. Capii che in quell’ambiente potevo fare quello che volevo, il solo pensiero mi faceva realizzare tutto ciò che più desideravo. Capii che se volevo andare in un posto, potevo andarci all’istante, bastava pensarlo. Io allora pensai fra me e me allora provo ad andare a Roma e così mi ritrovai subito lì. Sorpresa da tutto ciò che vedevo di nuovo, si presentò fra le tante persone una signora piccola piccola, minuta, capelli corti, che col pensiero mi venne comunicato essere la mamma di Pasquale Baldo. La signora non mi parlò, mi confermò che lo stesso stupore che avevo io, l’aveva avuto lei al momento del trapasso. Attraverso delle immagini mi mostrò l’attimo in cui si trovò fuori dal corpo. Era spaesata, confusa, non capiva cosa stesse accadendo. Poteva vedere e toccare tutto ma non poteva interagire con le altre persone, che non la vedevano e non la sentivano. Mi mostrò due persone che l’avevano aiutata e accompagnata nel trapasso. La fecero riposare per farla riprendere dallo stupore della nuova vita.

Questo è il mio sogno, molto bello e intenso. Pasquale se hai piacere, puoi pubblicare il sogno.”

 

 

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