Piera e Anna

Nell’ottobre del 2005 passando davanti ad un’edicola lessi la notizia di un grave incidente stradale, avvenuto a Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno, nel quale due amiche di Sarno, Piera ed Anna, alle due di notte all’uscita da un locale, erano state coinvolte. La foto della strada nella quale era situato il locale mi fece pensare di esserci stato in quel locale per cui fui spinto a comprare quel giornale e a leggere l’articolo. Potetti così apprendere la storia personale di Piera ed Anna.

Una storia sublime. Piera ed Anna a soli diciotto e venti anni di età dimostravano una valenza morale che sinceramente non si vede tanto spesso in giro. Erano catechiste, responsabili di gruppi boy scout ed impegnate nel sociale, anche in ambiti difficili. Sinceramente affascinato da quanto avevo letto non potetti fare a meno di registrare e chiedere alla guida S. Erasmo di ricevere notizie su Piera ed Anna perché dicevo, tra me e me, due personalità così non possono non avere il destino migliore che ci sia. La risposta confermò assolutamente tutto questo perché nella registrazione del 15/10/2005 fu detto: “poi vieni Maria” e poi “fa la strada di Pietro lì, un giorno”. Fu detto anche: “arriva cucciolo, credere nel Sommo, nel Sommo credete e viene fede vivrete, sono qui”.

Il termine cucciolo secondo me serve proprio ad indicare Piera ed Anna dal momento che erano istruttrici boy scout. Ma non finisce qua perché un giorno che mi stavo accingendo ad ascoltare una registrazione al computer vidi passare velocemente dietro di me una figura di luce tant’è che mi girai di colpo. In effetti tante volte mi è capitato che si facessero vedere per cui ci sono abituato. Ascoltando la registrazione potetti sentire questa frase: “a me tanto m’ascolti, lei è vicino a te lì nella casa, grazie Piera, lei è col sottile taglia” quindi era stata Piera che con il suo “corpo sottile” aveva “tagliato” lo spazio dietro di me passando velocemente. Nella stessa registrazione ascoltai ancora: “togli penna, scusa si va a Sarno”, un modo per dire “scusaci se smettiamo di parlare con te ma noi si va a Sarno, a casa nostra” e poi: “oh scusa, non so stare sola in casa”.

Concludendo il mio personale incontro con Piera ed Anna, per quello che ho potuto apprendere di loro, per quella che è stata la loro vita, il loro esempio, mi sento assolutamente di dire loro “grazie di esistere, fortunatissimo di avervi conosciuto”. Un pensiero per voi ci sarà sempre, arrivederci a domani.

Ascolta le registrazioni:

1. poi vieni Maria

2. fa la strada di Pietro lì, un giorno

3. arriva cucciolo, credere nel Sommo, nel Sommo credete e viene fede vivrete, sono qui

4. a me tanto m’ascolti, lei è vicino a te lì nella casa, grazie Piera, lei è col sottile taglia

5. togli penna, scusa si va a Sarno

6. oh scusa, non so stare sola in casa

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